PONZA, una meraviglia nascosta a pochi chilometri da Roma
Ponza è la principale delle sei isole che compongono l’arcipelago pontino che tra l’altro è l’unico arcipelago del Lazio e tutte rientrano nella giurisdizione provinciale di Latina. Ne fanno parte l’isola di Ponza, Ventotene, Palmarola, Zannone, Santo Stefano e Gavi. Le ultime quattro sono disabitate e hanno mantenuto quasi inalterato il loro ambiente tipicamente mediterraneo.
A cavallo tra tradizioni campane e influenze laziali, l’isola di Ponza è un avamposto di cultura mediterranea nel cuore del Mar Tirreno che è sede di attività secolari. E’ un isolotto di origine vulcanica quasi prettamente collinare con coste frastagliate e rocciose. Questo l’ha fatta diventare un’oasi per gli amanti delle escursioni subacquee e di chi preferisce spiagge non facilmente accessibili ma incontaminate e con acque trasparenti e fondali di roccia e per chi ama le vacanze in barca. In questo piccolo fazzoletto di terra, anche se spesso utilizzata come luogo di confino, si sono avvicendati diversi insediamenti, a partire dagli antichi romani. L’isola venne utilizzata come luogo di esilio per i nobili. Le antiche rovine romane, come la Villa di Domiziano e la Grotta di Pilato, sono testimonianze affascinanti di questo passato storico. Durante il Medioevo, Ponza divenne un punto strategico per le potenze marittime che dominavano il Mediterraneo. Fu contesa tra Saraceni, Normanni e Aragonesi, lasciando dietro di sé un ricco patrimonio culturale. Il Castello di Ponza, situato in cima a una collina, è un’imponente fortezza che offre una vista panoramica sull’isola.
Situata a pochi chilometri dal litorale laziale si rivela un autentico paradiso. Baiette d’incanto e acqua cristallina color smeraldo, tradizioni e una cucina che profuma di mare. Un’isola da scoprire in barca o con un semplice gommone a noleggio per gettare l’ancora e fare un tuffo e non c’è imbarcazione che non sosti ad ammirare il tratto di costa più famosa dell’isola, bella e irraggiungibile a causa delle pericolose frane delle falesie tufacee che la incorniciano: la spiaggia Chiaia di Luna, una delle mete più famose di Ponza. Una luna che si tuffa nel mare, così appare la bellissima spiaggia di Chiaia, nella parte ovest dell’isola di Ponza. Il colore candido delle alte scogliere in tufo bianco che sfiorano i 100 metri, quello della ghiaia della sua spiaggetta e la forma a spicchio sono le caratteristiche che ricordano proprio il nostro satellite da cui il nome.
Questa insenatura naturale dell’isola era già frequentata al tempo dei Greci e dei Romani in quanto veniva considerata un porto naturale sicuro, al riparo dai venti. I Romani, che colonizzarono l’isola, costruirono un tunnel per congiungerla all’entroterra, un passaggio scavato nella roccia friabile in opus reticolatum, una particolare tecnica costruttiva molto utilizzata al tempo, con alcuni lucernari che servivano ad illuminare il passaggio oscuro. Questo transito lungo 200 metri, venne messo in sicurezza nel 1990 e consentiva ai bagnanti di raggiungere la spiaggia dal porto della cittadina di Ponza, ma negli ultimi anni è stato nuovamente chiuso per motivi di sicurezza, a causa delle frane che hanno imperversato in questa zona rendendo impraticabile la spiaggia anche per chi arriva dal mare. Ma Ponza ha molto altro. Le foto che seguono spero valgano da invito alla sua scoperta.