Patagonia Cilena con Australis
Ci sono pochi posti al mondo in cui l’uomo si sente vulnerabile e circondato da un’aura di mistica spiritualità come a Capo Horn. La sua posizione tra due oceani, a 55°56’ latitudine sud e 67°19’ longitude ovest, insieme con la forza dei suoi fenomeni climatici, fa di una visita a Capo Horn una incomparabile esperienza. Sono stato in viaggio da Ushuaia, la città più a sud del mondo, in Argentina a Punta Arenas, in Cile navigando nel Canale di Beagle e nello Stretto di Magellano a bordo della motonave Australis.
Capo Horn è stato il clou del viaggio, per il suo significato di luogo del mito dovuto sia alla sua posizione come punto a Sud più estremo del mondo sia alla pessima reputazione per il maltempo che sempre si trova li. Si considera che tra il 16mo e il 20mo secolo più di 800 navi sono affondate a causa delle tempeste seppellendo nelle acque fredde e profonde non meno di 10.000 marinai di tutte le nazionalità. Ma non solo Capo Horn. La Terra del Fuoco è conosciuta anche per i suoi ghiacciai. Tutta la Patagonia cilena e la parte più a occidente di quella argentina erano una volta coperti dall’enorme Patagonian Ice Sheet. Non solo una testimonianza delle diverse età del ghiaccio attraverso cui la Terra è passata, i ghiacciai sono anche di importanza vitale per gli esseri umani in quanto costituiscono il 75% delle riserve di acqua dolce. E mentre il ritmo a cui i ghiacciai si ritirano è una sfida di stringente attualità per l’uomo, i visitatori potranno godere della vista di quella che viene considerata la terra dei ghiacciai. Un viaggio per esplorare questi giganti gelati è un esperienza da non perdere.