Di nuovo a Londra!
Sono appena rientrato da Londra, dove normalmente abito, ma da dove mancavo da quasi due anni a causa delle restrizioni Covid. Ho ri-trovato una città viva, ancor più di prima forse, in cui l’ombra lunga del Covid è sparita da tempo. Gli unici a portare le mascherine sono, ironia della sorte, gli asiatici. Ma loro l’hanno sempre portata anche prima del Covid. Per il resto si vive come prima del Covid, anzi sembra quasi che il Paese non ne sia stato mai toccato, almeno a giudicare dall’attitudine della gente. La differenza stride ancor di più se rapportata alla situazione italiana dove il Covid è ancora nella testa di gran parte della gente, nei titoli dei giornali e nei palinsesti tv.
A Londra molte cose sono cambiate, ovviamente. La più importante, a mio avviso, è l’apertura della ex Crossrail, come si era chiamata all’inizio e oggi rinominata in Elizabeth Line. La linea viola è una piacevole aggiunta al sistema di trasporti della città in quanto permette di spostarsi in un attimo dalla periferia, est o ovest, al centro. La fortuna ha voluto che una delle nuove stazioni sia letteralmente sotto il portone di casa mia. Sono tornato in giro per mercatini etnici, come Whitechapel e luoghi classici, come Canary Wharf che, al pari di altre zone toccate dalla Elizabeth Line, hanno guadagnato una nuova vita dalla nuova stazione della linea viola. In particolare i giovani, nell’area solitamente destinata agli affari di Canary Wharf, la nuova City sul fiume, sono affluiti in massa. Ma a differenza della vecchia City, che una volta arrivato l’orario di chiusura degli uffici, si svuota e muore fino al giorno dopo, a Canary Wharf la vita, una nuova non fatta di uffici asettici e segretarie impeccabili, si può dire che ricominci proprio dopo l’orario di lavoro.
Ho approfittato della permanenza a Londra per fare anche una breve escursione alle bianche scogliere di Dover che avevo visto dal traghetto moltissimi anni fa in uno dei miei primi viaggi nel Paese. Il sole c’era, ma c’era anche, immancabile, il vento, fortissimo come al solito. Sulla strada per Dover mi sono fermato a Canterbury, nel Kent, famosa per la Cattedrale di Sant’Agostino che è sito UNESCO e il cui arcivescovo è a Capo di tutta la Chiesa Anglicana cosi come della Chiesa d’Inghilterra. Le foto che seguono sono solo un piccolo esempio di quello che ho visto e fotografato e ho provato a selezionarle per dare un assaggio dai panorami ai personaggi e alla multietnicità di cui è ricca l’Inghilterra e Londra in particolare.
Ma fin qui, troppe parole. Lascio spazio alle immagini sperando che vi trasportino, almeno con la mente, laddove io davvero le ho scattate.